Quante civiltà extraterrestri si suppongano possono esistere ?

Quante civiltà extraterrestri si suppongano possono esistere  ?

Esiste una formula con cui la scienza studia la probabilità di esistenza di altre civiltà oltre la nostra, nell’universo.

Frank Drake, nato a Chicago il 28 maggio 1930.

Per civiltà si intendono vere e proprio comunità di individui, dotati di una certa intelligenza, in grado di comunicare fra di loro, evoluti e non semplicemente esseri viventi, come potrebbero essere anche le piante, i virus etc…

Ovviamente la probabilità che esistano altre forme di vita, così come altre forme di civiltà evolute la possiamo supporre anche molto alta, consideriamo che in una galassia come quella in cui abitiamo, LA VIA LATTEA, ci sono qualche cosa come 200 miliardi di stelle. Sicuramente i pianeti saranno molti di più.

La questione però è che non tutte le zone della galassia, così come non tutte le zone di un sistema planetario come il nostro sistema solare offrono le condizioni per permettere alla vita di svilupparsi e poi di evolvere.

Occorrono condizioni particolari di temperatura, occorrono stelle molto stabili per lunghi periodi di anni (proprio come il nostro sole), ad esempio le stelle troppo calde bruciano troppo velocemente l’idrogeno e la loro vita è molto breve rispetto a quella di una stella come il sole (milioni di anni contro miliardi di anni). Alla vita serve molto tempo per svilupparsi.

Nel 1961 l’Astronomo e astrofisico americano, Frank Drake elaborò una formula che viene utilizzata nel campo dell’ESOBIOLOGIA, la scienza che studia proprio la formazione della vita nell’universo.

Drake collaborò con altri scienziati per dare vita al progetto SETI ((Search for Extra-Terrestrial Intelligence), per la ricerca di segnali extraterrestri dallo spazio. Il progetto SETI si basava proprio sulla ricerca di segnali radio, per questo motivo l’equazione di Drake comprende solo le forme di vita evolute, in grado di trasmettere segnali radio e quindi di comunicare fra loro.

Seguiteci su questo sito, scriveremo altri articoli proprio sull’esobiologia e sulla vita nell’universo, sicuramente nei prossimi mesi organizzeremo anche una o più conferenze su questo tema, presso la nostra sede a Cascina.

Per capirci facciamo un esempio: se pensiamo a due colonie di formiche, una in Italia ed una in Australia, possiamo ritenere che esistano senza ombra di dubbio, ma ovviamente la probabilità che una formica italiana incontri una formica australiana è molto molto bassa. Nell’universo la probabilità che due civiltà si incontrino è ancora molto più bassa.

Intanto eccovi qui l’equazione di Drake:

N = R^{*} ~ \times ~ f_{p} ~ \times ~ n_{e} ~ \times ~ f_{l} ~ \times ~ f_{i} ~ \times ~ f_{c} ~ \times ~ L

dove:

N   è il numero di civiltà extraterrestri presenti oggi nella nostra Galassia con le quali si può pensare di stabilire una comunicazione
R*   è il tasso medio annuo con cui  nascono nuove stelle nella nostra Galassia (la Via Lattea)
fp    è la frazione di stelle che possiedono pianeti
ne   è il numero medio di pianeti per ciascun “Sistema Solare” in condizione di ospitare forme di vita
fl    è la frazione dei pianeti ne su cui si è effettivamente sviluppata la VITA
fi    è la frazione dei pianeti fl su cui si sono evoluti ESSERI INTELLIGENTI
fc    è la frazione di civiltà extraterrestri in grado di COMUNICARE
L    è la stima della DURATA di queste civiltà evolute
I valori di Drake producono (mediamente) un valore N = 10 × 0,5 × 2 × 1 × 0,01 × 0,01 × 10 000 = 10.

Può non risultare immediatamente chiaro perché nell’equazione compaia il fattore R, cioè perché il numero di civiltà intelligenti esistenti in un dato momento nella galassia debba essere direttamente proporzionale al tasso con cui si formano nuove stelle: in effetti, il prodotto dei primi sei fattori (escluso cioè L) dà il numero di civiltà extraterrestri che nascono ogni anno; moltiplicando poi per la loro durata si ottiene il numero di tali civiltà esistenti in un momento qualsiasi (ad esempio, se si formano in media 0,01 civiltà all’anno e ciascuna dura in media 500 anni, allora in ogni momento ne esisteranno in media 5).

La formula originale di Drake può essere riscritta più realisticamente sostituendo al tasso di formazione stellare odierno un parametro corrispondente al tasso con cui le stelle si formavano diversi miliardi di anni fa, cioè nell’epoca in cui si suppone che si siano sviluppate le stelle intorno alle quali oggi potrebbe esistere la vita (se il Sole fosse un esempio tipico, questo significherebbe circa 5 miliardi di anni fa).

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