L’asteroide 2012 DA14

L’asteroide 2012 DA14

L’asteroide 2012 DA14, è stato scoperto lo scorso 23 Febbraio 2012 dall’Osservatorio di Maiorca ad una distanza di 2,5 milioni di chilometri. Questa sera, 15 febbraio 2013,  transiterà vicinissimo alla  Terra, fra le 21:20 e le  21:38  sarà visibile dalla Toscana, nella zona dell’Orsa Maggiore, si muoverà fra il Grande ed il Piccolo Carro.  Questo “Grande Sasso spaziale”  è classificato come asteroide near-Earth, ha un diametro di 57 metri e secondo gli ultimi calcoli, non pone alcun rischio di impattoTransiterà a soli 20 mila chilometri, che significa che sfreccerà sotto i satelliti in orbita geostazionaria sopra l’equatore. L’asteroide orbita intorno al Sole in 366 giorni circa, un solo giorno in più rispetto alla rivoluzione del nostro pianeta, transitando accanto alla Terra due volte all’anno.  “La sua orbita lo farà avvicinare a non più di 3,2 raggi terrestri – dicono i ricercatori del Near-Earth Object Program Office presso ilJet Propulsion Laboratory di Pasadena in California.

L’asteroide ha una massa di circa 120.000 tonnellate e durante il suo massimo avvicinamento brillerà come una stella di magnitudine 6-7 che attraverserà il cielo da sud-ovest verso nord-est ad una velocità di quasi un diametro lunare al minuto.

 L’asteroide non sarà visibile ad occhio nudo a causa delle sue ridotte dimensioni, ma per vederlo come un punto luminoso nel firmamento occorrerà un semplice binocolo. Come detto non sussiste alcun motivo di preoccupazione nonostante una distanza astronomica relativamente piccola al suo passaggio, ma in futuro potrebbe divenire un oggetto da tenere sotto controllo. Nel suo passaggio ravvicinato del 2013 infatti, la forza mareale terrestre varierà il suo percorso, aumentando le possibilità di un potenziale impatto futuro.
Più che una minaccia, la roccia spaziale aiuterà a determinare se la traiettoria possa essere influenzata dalla forza gravitazionale della Terra e della Luna, e  fornirà un buon test, inoltre, in attesa di Apophis, l’asteroide di 270 metri che avrà un incontro ravvicinato con la Terra nel 2029.

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